Giornata all’insegna dell’arte moderna e contemporanea, la visita alla fiera di Artverona è ormai una tradizione. Armati di scarpe comode e vestiti non troppo pesanti, ci lasciamo affascinare da mille stimoli e idee, passeggiando tra gli stand, i galleristi, gli artisti e chi si sente un po’ artista dentro… o fuori! Non mancano mai infatti i personaggi bizzarri che, con la loro originalità, contribuiscono a dare carattere e colore a una manifestazione che, nonostante il carattere commerciale, mantiene uno spirito fresco e festoso, a volte irriverente.
Le mie competenze nell’ambito dell’arte, come in tanti altri, sono piuttosto limitate, ma amo la bellezza dell’ingegno umano, cerco di godere delle opere esposte senza mettere filtri, con spirito curioso e indagatore. E’ interessante riconoscere gli stimoli culturali e sociali che influenzano gli artisti, individuare fili conduttori e temi ricorrenti, lasciarsi stupire e trovare spunti di riflessione.
Il bello dell’arte è che non serve esserne grandi esperti per apprezzarla: la tecnica, i riferimenti, la filosofia che stanno dietro il lavoro di un artista, sono tutti elementi che concorrono a creare l’opera ma sono nulla senza un fruitore. Certo rimane che senza la mediazione dei galleristi e dei critici potremmo rimanere spaesati di fronte a un’offerta così vasta e disomogenea. Basti pensare che in Italia ci sentiamo tutti un po’ artisti e la tipica reazione di fronte all’arte contemporanea è “potevo farlo anche io!”.
Finita questa breve quanto semplicistica divagazione, concludo i miei sproloqui e lascio parlare qualche immagine scattata durante la visita, appunti di viaggio senza pretesa di essere esaustivi.

Daniele Girardi – What remains

Laurina Paperina

Fabio Civitelli

Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto

Thomas Bee

particolare

Luisa Raffaelli

pietre decorate dai visitatori… c’è anche la mia!

particolare

Marco Bolognesi

particolare

Daniele Girardi

Daniele Giunta
N.B. Questo articolo non è sponsorizzato, ma non posso non ringraziare la galleria la Giarina di Verona. L’esempio e la passione di Cristina Morato mi hanno aperto un mondo che pensavo riservato a pochi e mi ha permesso di conoscere dei veri artisti che vedo sempre con grande affetto: Daniele Girardi e Daniele Giunta.

Cristina Morato
Io da piccola e da adolescente odiavo l’arte contemporanea e amavo quella accademica. Adesso invece una mostra avanguardista mi ispira molto di più dei soliti trionfi di Bacco e Arianna
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Io sono innamorata di Botticelli e Vermeer. Ho avuto il periodo degli impressionisti, che ora mi stancano, e quello di Klimt e Schiele. Gli unici che ancora non riesco ad apprezzare sono i fiamminghi!
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