Scritte sul parco giochi #1

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Urletto entusiasta e ditino imperioso sono i segnali che Cecilia ha avvistato un parco giochi. Credo di avere una quantità spropositata di foto e video di lei sull’altalena, sullo scivolo, sul cavallino, nella casetta e in tutto quanto i progettisti di esterni abbiano partorito per attrezzare le aree dedicate ai bimbi.

Quello che forse non è stato valutato è l’utilizzo delle giostrine da parte di adolescenti grafomani. Massime di vita degne di un diario delle medie, epiteti volgari da bagno dell’autogrill, iniziali di innamorati che per una volta hanno risparmiato un albero. Come rimanere insensibili di fronte a un fenomeno di tale portata?

Da brava mamma annoiata al parco, e da lettrice accanita di ogni forma scritta, ho deciso di documentare per voi questo trend.

Iniziamo con un parco giochi a Piazzola sul Brenta che offre un meraviglioso castello con doppia salita e doppio scivolo e una densità di frasi a effetto abbastanza elevata.

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Cecilia si arrampica ignara delle testimonianze grafiche che la circondano

  • Frasi d’amore

Le classiche iniziali intrecciate, l’amore contro tutti, la frase splatter di incoraggiamento contro le avversità della vita.

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  • Citazioni musicali:

Uma Thurman e Centuries dei Fall Out Boy.

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  • Disagio adolescenziale

Ragazze che prima erano buone, poi la società le ha incattivite ma mantengono lo stesso un ripieno di bontà. L’importante è la coerenza.

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  • Nonsense

Graffiti di difficile interpretazione: è una minaccia? è una dichiarazione d’amore? è un messaggio in codice?

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  • Parolacce e volgarità

nulla che valesse la pena di essere documentato.

 

Chissà se anche il prossimo parco sarà così verbalmente fecondo!

 

Antichrista di Amelie Nothomb – il fascino del narcisismo

Antichrista di Amelie Nothomb – il fascino del narcisismo

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Christa è bella? Blanche se lo chiede.

La sua “migliore amica” è riuscita a sedurre tutti quelli che conosce con la grazia dei suoi sedici anni ma solo a lei è permesso di scorgere il suo vero volto: Antichrista.

Un romanzo breve e raffinato, come la Nothomb ci ha abituati, in cui il grottesco si insinua perfidamente nella vita di tutti i giorni, facendoci urlare di indignazione.

Un ritratto lucido dell’adolescenza, dei suoi meccanismi mentali, dei rapporti di forza e di amicizia, del percorso tortuoso che una giovane mente deve seguire per emanciparsi e riconoscersi.

Blanche e Christa, due ragazze agli opposti che per un gioco di sguardi si scelgono, in un’amicizia che è più un tentativo di sopraffazione, di definizione del sè a scapito dell’altra.

Chi vincerà in questo duello giocato sul filo dell’ironia e del sarcasmo? Non vi resta che leggere e lasciarvi stupire dal finale, ancora una volta.