Dumb ways to die

Eccoci qui per l’angolo del giochino per cellulare che crea assuefazione!

Qualche tempo fa la compagnia della metropolitana di Melbourne Metro Trains ha commissionato una campagna sociale per prevenire gli incidenti sulle sue linee. Nonostante avvisi e controlli, sono molti infatti gli incidenti che capitano per distrazione o superficialità. Ne è nato uno spot decisamente accattivante che in poco tempo è diventato virale.

La canzone che lo accompagna è molto pop, allegra e orecchiabile. Sono infatti un paio di settimane che la canticchio. La mia amica agente N. mi ha trascritto il testo pur di non sentirmi più ripetere ad libitum il ritornello… Lo trovate in fondo al post dopo il video!

Anche i personaggini inventati per l’occasione sono adorabili: tanti piccoli mostriciattoli che muoiono nei modi più stupidi (dumb ways to die) e ballano tutti insieme come piccoli zombie.

Ma veniamo al gioco, disponibile per sistemi Ios (qui) e Android (qui).

Si tratta di un gioco composto da più episodi di pochi secondi l’uno, in cui dobbiamo evitare che il mostriciattolo di turno ponga fine stupidamente alla sua esistenza. In linea con la canzone e il video pubblicitario dovremo risolvere i piccoli rompicapi pigiando velocemente sullo schermo dello smartphone. Le istruzioni appaiono brevemente in inglese, ma sono abbastanza intuitive. A seconda dei casi dovremo evitare che i pirahna addentino le parti basse del mostro rosa, oppure dovremo aprire la porta all’amico panda evitando il serial killer, mettere perfettamente la mostarda sull’hot dog per il nostro serpente da compagnia e via discorrendo. Riflessi pronti, concentrazione e sarete sempre in dubbio se salvare il personaggio o farlo morire in maniera assurda… Le vite a disposizione sono tre, a intervalli di 200 punti la metro scaricherà un nuovo personaggio sulla banchina della schermata iniziale e superato un tetto prefissato di punti potrete vedere il video linkato qui sotto. Alcuni mini giochi non li ho capiti subito ma vi lascio la soddisfazione di capire come funzionano da soli. Mal che vada potete sempre chiedermi nei commenti…!

La campagna è stata premiata nel 2013 con 5 Grand Prix (nelle categorie Direct, PR, Radio, Film, e Integrated) al Festival della Creatività di Cannes, il più importante evento per l’industria della pubblicità.

Fatto ancora più importante, nei 3 mesi dopo il lancio la Metro Trains ha rilevato una riduzione del 21% degli incidenti e decessi nelle aree più a rischio, confrontate con lo stesso periodo dell’anno precedente.

Ecco a voi il video e a seguire il testo. Buon divertimento!

Set fire to your hair Poke a stick at a grizzly bear Eat medicines that’s out of date Use your private parts as piranha bait

Dumb ways to die, so many dumb ways to die

Get your toast out with a fork Do your own electrical work Teach yourself how to fly Eat a two week old unrefrigerated pie

Dumb ways to die, so many dumb ways to die

Invite a psycho-killer inside Scratch your drug dealer’s brand new ride Take your helmet off in outer space Use your clothes dryer as a hiding place

Dumb ways to die, so many dumb ways to die

Keep a rattlesnake as pet Sell both the kidneys on the internet Eat a tube of superglue “I wonder what’s this red button do?”

Dumb ways to die, so many dumb ways to die

Dress up like a moose during hunting season Disturb a nest of wasps for no good reason Stand on the edge of a train station platform Drive around the boom gates at a level crossing Run across the tracks between the platforms They may not rhyme but they’re quite possibly

Dumbest ways to die ie Dumbest ways to die Dumbest ways to die So many dumb So many dumb ways to die

Be safe around trains. A message from Metro

Sito ufficiale http://dumbwaystodie.com/

Agenzia McCann Australia

Curiosità: La canzone è cantata da Tangerine Kitty (Emily Lubitz) la cantante di una band indie di Melbourne, i TinPan Orange.

Ancora niente libri, in compenso tanti amici!

Oggi pomeriggio sono a casa, la pila dei libri da leggere mi occhieggia severa e dalla colonna di quelli iniziati e abbandonati si levano mugugni e lamenti. Questo fine settimana non sono nemmeno entrata in una libreria. Forse ho solamente la mente troppo piena di pensieri per ficcarci dentro anche quelli scritti da qualcun altro. Diciamo anche che con gli operai in casa non c’è il giusto relax per concentrarsi nella lettura, almeno per oggi.

In compenso gli ultimi fine settimana sono stati densi di amici e di ore passate all’aria aperta. Domenica scorsa siamo stati sugli alberi, a fare il verso alle scimmiette. Avete mai provato l’agility forest? Grazie a un sistema di corde e imbragature si affrontano una serie di percorsi a difficoltà crescente costruiti sugli alberi. Il tutto in sicurezza. Da evitare in caso di vertigini, sia perchè i percorsi più difficili sono a più di dieci metri di altezza, sia perchè molti passaggi sono studiati apposta per superare le proprie paure. Provate a saltare nel vuoto, anche se sapete di essere appesi e sicuri… Non è semplice fidarsi. Noi ci siamo divertiti tantissimo ed è una vera soddisfazione completare tutti i livelli di difficoltà.

Due giorni fa siamo stati invece a Milano: le ragazze in città, i ragazzi alla fiera del modellismo a Novegro. E’ stata una giornata bellissima: fare i turisti di sabato, con tutti i negozi aperti e la gente per strada mi da sempre molta soddisfazione. Si riesce a respirare un po’ l’atmosfera cittadina, la parte vitale che tanto arricchisce quella monumentale.

Milano mi mette sempre un po’ di soggezione, alimenta la mia paura di essere inadeguata, troppo provinciale. Fortunatamente è una sensazione che si dissolve subito, appena arrivo. Dopo tutto amo viaggiare e si tratta di una metropoli come un’altra, piena di ricchezza da scoprire. Con la mia amica, l’agente N, ci siamo divertite tantissimo e abbiamo camminato ancora di più. Tante chiacchiere e poche foto: il cielo grigio e la cappa di umidità mi hanno convinto che lasciare a casa la reflex è stata una buona idea. Ho scoperto una città veramente accogliente, ricca di percorsi pedonali, mappe informative ed eventi. Avevo intenzione di visitare una mostra, ma il pomeriggio è uscito il sole e non ho avuto cuore di chiudermi dentro a un palazzo, anche se per poche ore. Un motivo in più per ritornare.

Vi lascio qualche appunto di viaggio, rigorosamente fotografico!

Denali National Park

entrata del Parco

entrata del Parco

Sono ormai settimane che non procedo con il racconto del viaggio in Alaska, bloccata all’idea di parlare di questo famigerato Parco del Denali. Probabilmente è la giusta punizione perchè, ancora al momento dell’ideazione dell’itinerario, non volevo andarci. Avevo letto un po’ di articoli su blog e forum e nessun racconto mi aveva entusiasmato: è un parco sterminato, non puoi entrare con il tuo veicolo ma solamente a piedi o con i vecchi pullman autorizzati, non ci sono sentieri vicino all’ingresso e all’interno non ci sono strutture ricettive, nè tanto meno posti dove dormire, ad esclusione di qualche campeggio. Inoltre arrivarci richiede una lunga deviazione: mezza giornata di viaggio -pernottamento in loco – visita – pernottamento in loco – mezza giornata di viaggio. Sia da Anchorage che da Fairbanks.

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