Blogger discontinua che torna a parlare di sé non sapendo fare di meglio

sassolini

Che buffo, ci siamo lasciati ancora a maggio su questo blog con un post sull’apatia letteraria e sui rimedi per combatterla e mi ritrovo con tantissimi libri letti e nulla di scritto! Per gli audaci che seguono la pagina del blog su Facebook c’è stato qualche segnale di fumo – ogni tanto – qualche riferimento a letture che mi hanno emozionato o colpito. Sono stata terribilmente fortunata, tra spunti, suggerimenti e intuizioni, e il mio panorama letterario si è arricchito di nuovi autori feticcio – Yasmina Reza ti adoro già – e piccoli capolavori come La vegetariana di Han Kang.

L’estate è stata strana, dedicata a riempire di sorrisi e stupore il viso della mia bimba; Settembre, l’inizio vero dell’anno per me, come per tanti altri ancora legati agli antichi ricordi scolastici, è una concrezione di impegni, stratificati in spaventevoli obblighi e necessità e qualche occasionale spunto di libertà.

Non nascondo che anche il blog mi è caduto un po’ nella trappola dei doveri, non più piacere, consapevole come sono di aver perso la mano e di non aver alcuna linea editoriale da seguire. Cosa resta? Un blog prima maniera, un po’ antiquato come sono io, in cui parlare a ruota libera, lasciando che idee e ricordi lascino un’impronta, seppure fragile.

Ed eccomi quindi di nuovo qui, a scrivere di getto, spogliandomi di ogni presunzione o velleità intellettuale.

Preparate la vostra tazza preferita e accomodatevi, il mio salotto è di nuovo aperto e la gatta Alaska sonnecchia nell’angolo.