Torino ti cambia. La cultura ti cambia. Suggestioni dal Salone del libro 2018.

E così sono stata al mio primo Salone del libro.

Ho scelto di viverlo intensamente, di staccare da casa e dalla rete, di prendere tutto quello che ero in grado di assimilare e ora, tornata alla quotidianità, ho la sensazione di poter imprimere una nuova direzione alla mia vita. Mi porto a casa una valigia piena di libri, incontri importanti, parole nuove e la consapevolezza che qualcosa dentro di me ha bisogno di tutto questo, soprattutto la necessità di essere ispirata per poter crescere. Come persona. Come scrittrice.

Ho visitato stand, parlato con editori, incontrato amiche di blog, assistito a conferenze.

Ho rubato la notte alla città.

Mi è cresciuta un’urgenza di scrittura, di vita.

Basta con questo sabotaggio continuo, autoinflitto. La paura di non valere quanto gli altri, la sensazione di essere piccola, opaca… Mi sono sentita brillare, forse di luce riflessa, forse un soffio di vento ha spostato la polvere che avevo lasciato accumulare sui miei sogni. La paura resta, ma devo provare. Sarebbe quello che direi a mia figlia: osa, affronta i tuoi desideri, accetta le sconfitte ma non mollare.

Ho comprato la locandina di questa edizione. La voglio appendere al corridoio di casa, guardarla e ricordarmi ogni volta che la vedo Un giorno, tutto questo.

L’anno prossimo, a Torino, quando mi chiederanno “Tu cosa fai?” voglio poter dare una nuova risposta, con una nuova consapevolezza: io scrivo.