Lasciata Wasilla, dopo un’ora di viaggio abbiamo deciso di fare una breve deviazione verso Talkeetna. Si tratta dell’ultima cittadina prima del parco del Denali e speravo di poter fare un po’ di spesa in vista della gita che avrebbe occupato tutta la giornata seguente.
Purtroppo eravamo un po’ tirati con i tempi perchè dovevamo ritirare i voucher per l’escursione entro le 21 di sera al campo base, all’ingresso del Denali, e il viaggio si stava dimostrando molto più lento del previsto, complici la situazione della strada, fitta di lavori in corso, e le numerose soste per ammirare il paesaggio.
Sfidando il tempo, abbiamo preso la deviazione per Talkeetna, 14 miglia di strada in mezzo al nulla, percorsa a una velocità moderata (maledetti limiti!).
L’arrivo in città ha premiato la nostra scelta: sotto un sole estivo, sbucato improvvisamente dopo le nuvole del mattino, ci si è aperto davanti uno scenario vivace. Casette in legno, bar con i tavolini all’aperto, negozi di artigianato locale, colori vivaci e fiori ovunque. Avevo letto che in passato era stata sede di una comunità di artisti, vagamente hippy, e il risultato ce lo avevamo davanti. Euforici per il sole, abbiamo iniziato a scattare foto e visitare qualche negozio: oggettistica, libri, opere d’arte… ma nulla da mangiare. Nessun supermercato, spaccio o distributore automatico, solo pub e ristoranti.
Un po’ preoccupati, siamo ritornati sulla strada principale e ci siamo fermati a un distributore, rarissimi lungo questa strada. Lì per fortuna erano attrezzati anche con un piccolo supermercato e abbiamo fatto scorta di acqua e cibarie.
Rasserenati ma terribilmente in ritardo, abbiamo premuto il piede sull’acceleratore e sotto un improvviso acquazzone siamo entrati nel territorio del parco.